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Una guida al giusto compostaggio e ai suoi vantaggi!

COMPOSTIAMOCI BENE!

11 Luglio 2014 -

Il compost è il prodotto finale del processo di trasformazione biologica delle sostanze organiche che dà vita a un fertilizzante naturale molto simile all'humus, utilizzabile per concimare i terreni o i vasi. Scopri come ottenerlo e usarlo

IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere condotti a speciali impianti di riciclaggio. La raccolta differenziata si può effettuare anche con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie è infatti composto da rifiuti organici come gli scarti di cibo, di frutta e verdura, piante recise, fogliame, sfalci dei prati, erbacce, trucioli ecc.

Cos'è il compost

Il compost è il prodotto finale del processo di trasformazione biologica delle sostanze organiche che dà vita a un fertilizzante naturale molto simile all'humus, utilizzabile per concimare i terreni o i vasi. Per produrre compost a livello domestico si utilizzano i rifiuti organici prodotti in casa o in giardino come scarti di cibo, di frutta e verdura, piante recise, sfalci dei prati, potature, trucioli e segatura, ecc.

Cos'è la compostiera

La compostiera è il contenitore in cui introdurre i rifiuti organici per produrre il compost. Può essere collocata in un punto ombreggiato del proprio giardino direttamente sul terreno. Il suo utilizzo è semplicissimo e non reca fastidi (cattivi odori, moscerini ecc.). La maturazione del compost avviene in un periodo variabile tra i 3 e i 12 mesi a seconda di come si intende utilizzarlo.

Guida al compostaggio domestico

È importante selezionare correttamente le materie prime da inserire nella compostiera, per aiutare il processo si può utilizzare ENRICH, spargendo il quantitativo di due cucchiai alla base della compostiera, dove andranno depositati i rifiuti.



• Scarti alimentari: residui di frutta e verdura, fondi di the e caffè,
gusci di uova spezzettati, avanzi di cibo
• Scarti del giardino e dell’orto: potature, foglie secche, fiori
appassiti, erba (meglio se secca)
• Scarti biodegradabili: carta non patinata, cartone, trucioli di
legno non trattato
Solo in piccole quantità: foglie di piante resistenti alla degradazione
come magnolia, lauroceraso, noce, castagno, aghi di conifere (da
miscelare bene con i materiali più facilmente degradabili)

NO

• Legno verniciato e carta patinata
• Polvere e residui di pulizia della casa
• Tutti i rifiuti non elencati nei Sì

Per assicurare il processo di compostaggio è importante seguire alcune regole fondamentali:

• miscelare bene gli scarti per fornire in modo equilibrato ossigeno, carbonio e azoto, il “cibo” per i batteri. Il rapporto tra carbonio e azoto regola le reazioni microbiche e nella miscela iniziale deve essere di 20-30 a 1 (20-30 grammi di carbonio perbogni grammo di azoto). L’equilibrio giusto si ottiene miscelando gli scarti umidi e ricchi di azoto (avanzi di cucina, sfalci d’erba) con quelli secchi e ricchi di carbonio (foglie secche, paglia, cartone e potature sminuzzati, trucioli). I materiali possono essere miscelati prima di inserirli nella compostiera oppure possono essere inseriti gradualmente fino a ottenere la giusta miscelazione. Con la prima immissione nella compostiera è utile, per accelerare il processo biologico, inserire del compost fresco ottenuto in precedenza o della terra d’orto superficiale,

• curare l’approvvigionamento dei materiali. I materiali secchi ricchi di carbonio sono disponibili in modo più variabile rispetto a quelli umidi e ricchi di azoto. È bene quindi immagazzinare i materiali secchi (tosature di siepi, potature, erba e foglie secche, cartone ecc.) in un luogo asciutto e coperto,
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• assicurare l’apporto di ossigeno. In una massa porosa l’aria circola bene e i microrganismi hanno l’ossigeno necessario. Si favorisce la porosità della massa con la presenza di legno da
potatura sminuzzato, paglia, foglie secche, cartone spezzettato. È importante non comprimere la massa ed è necessario rivoltare il materiale per facilitare il ricambio d’aria,

• garantire alla massa di scarti il giusto grado di umidità, poiché questa tende a variare in base alle condizioni ambientali. Si può verificare il grado di umidità con la “prova del pugno”. Prendere un piccolo campione della miscela e stringerlo in mano: l’umidità è corretta se tra le dita sgorgano solo alcunegoccioline d’acqua. Se l’umidità è bassa, è sufficiente innaffiare
la massa con un po’ d’acqua. Se l’umidità è alta, basta aggiungere scarti secchi alla massa oppure rivoltarla quando la giornata è soleggiata per far evaporare l’acqua in eccesso,

• verificare l’andamento della temperatura della massa. Se miscela, umidità e ossigenazione del cumulo sono corrette, la temperatura si innalza presto fino a 60-70 gradi. Il forte calore
elimina i microrganismi dannosi. Tale processo è favorito dal rivoltamento completo della massa quando questa raggiunge la metà del volume della compostiera. Dall’apertura superiore
della compostiera è possibile fare il rivoltamento della massa con un bastone, una vanga o una forca.

Utilizzo del compost

In base al tempo di maturazione, il compost si suddivide in due tipologie con diversi tipi di impiego:

pronto (dopo 4-6 mesi dall’attivazione del processo): è stabile e può essere impiegato per fertilizzare prima di una semina o di un trapianto. Se molto fresco non va messo a contatto diretto con le radici. Molto nutriente, il compost fresco è particolarmente adatto a ortaggi come cavoli, patate, pomodori, zucchine, cetrioli ecc.

maturo (dopo 8-10 mesi dall’attivazione del processo): ha la consistenza di un terriccio soffice e nero, è odoroso di terra ed è ricco di acidi umici. È utile per strutturare bene i terreni e, meno nutriente ma più stabile del compost pronto, è adatto alle piante in vaso, ai fiori, all’infittimento del prato e agli ortaggi delicati come piselli, fagioli, carote, cipolle e insalate.
Quando si estrae il compost è bene vagliare grossolanamente il materiale, separando dal terriccio i pezzi più grossi (rametti e simili). La parte matura va separata in un cumulo pronto per l’uso; la parte meno matura può essere reinserita, insieme ai pezzi più grossi, nella compostiera come attivatore del processo per il ciclo successivo.


 

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