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Silvia: da giovane impiegata ad imprenditrice agricola. Quando un sogno diventa una scelta di vita.

5 Maggio 2017 -

Oggi intervistiamo Silvia Bertazzo, giovane imprenditrice agricola che collaborerà con In Green Safe in un progetto tutto da scoprire. Silvia gestisce, insieme al marito Matteo, l'azienda agricola La Bocalina, situata ad Adria, in via Cà Garzoni 32. Abbiamo scelto Silvia come "sperimentatrice" dei nostri prodotti perchè ha le capacità giuste per poter raccontare, in una sorta di diario di viaggio, la sua esperienza con In Green Safe. Silvia è giovane, frizzante, sta costruendo la sua azienda agricola puntando tutto sul biologico. Conosciamola meglio!


Silvia, sei una giovane imprenditrice agricola. Chi era Silvia "prima"? Quali sono le ragioni che ti hanno spinta a invece a scegliere questo stile di vita?

Nel 2010 sono uscita dall'università, la crisi economica era all'apice ed ero disposta ad adattarmi a qualsiasi impiego, non in linea con gli studi appena fatti (Economia e gestione dell'arte e delle attività culturali).
Ero una ragazza creativa con tanta voglia di fare che si divideva tra un lavoro non totalmente appagante, un festival di cinema meraviglioso con il quale però non si poteva sopravvivere a livello economico e una nuova passione che sarebbe diventato amore... Ovvero le api.
Con gli anni sono maturata, per una serie di circostanze e di problemi di salute alla fine l'apicoltura e la campagna sono diventate la mia attività principale in cui credo totalmente perché sono la prima a beneficiarne sia a livello fisico che psicologico. Non c'è nessun valore economico che possa quantificare il poter mangiare prodotti sani, di cui si sa perfettamente l'origine e la lavorazione, per non parlare delle soddisfazioni derivanti dall'impegno sociale e culturale che la nostra realtà ha voluto assumersi nell'ultimo anno.
Mi trovo ad usare la creatività ogni giorno per trovare soluzioni in campagna e in apiario, per ideare attività che possono coinvolgere grandi e piccoli, per poter proporre nuovi prodotti e formule di packaging accativanti.
Come dico ogni tanto non facciamo semplicemente Agricoltura ma AgriCultura.
 

Come è nata la tua azienda? Come hai cominciato e quali sono stati i passi che ritieni importanti per essere arrivata dove sei ora?

Assieme a mio marito, che è il vero agricoltore di casa, abbiamo iniziato a fare ortaggi e miele per autoconsumo, poi successivamente amici e parenti si sono incuriositi, volevano assaggiare i nostri prodotti, così abbiamo incrementato la produzione.

Il passaparola si è sempre più esteso, abbiamo provato a partecipare ad alcuni mercatini e a proporre nuovi alimenti (farine macinate a pietra e confetture).

Siamo arrivati ad un punto tale che questa attività non poteva più essere considerata un secondo lavoro, così abbiamo deciso che uno di noi doveva dedicarsi a tempo pieno.
Non solo abbiamo anche ritenuto necessario investire su una struttura per poter realizzare il nostro laboratorio di trasformazione e il punto vendita, senza più appoggiarsi a terzi.
Ritengo che tutto il percorso fatto fino adesso sia statolo importante, non è un salto nel vuoto in un settore di cui fino a qualche anno fa non sapevo niente.
Ogni esperienza, negativa e positiva, ha portato a credere nella nostra azienda e a maturare una scelta di vita il cui obbiettivo principale è dare benessere alle persone tramite i frutti della terra, i prodotti dell'alveare e le attività culturali.


Come è essere donna in un ambiente che si suppone prevalentemente maschile?

Ti accorgi che è un settore maschile quando ti scontri con lavori fisici parecchio pesanti che una donna non è proprio in grado di fare da sola o sei davanti ad un attrezzo di cui non capisci moltissimo.
L'agricoltura non è fatta solo di braccia ma anche di testa ed esperienza, in quest'ultimi due aspetti una donna non ha niente da invidiare ad un uomo, tanto che ci sono sempre più imprenditrici agricole negli ultimi anni

A che punto sei nella realizzazione del tuo sogno?

Sono al 10%, la struttura è stata acquistata a inizio anno e ci sono parecchi lavori da fare, inoltre ho in mente un progetto più articolato che coinvolge a 360° il territorio in cui si colloca l'azienda, a partire da un punto di vista ambientale per poi coinvolgere l'ambito sociale e culturale.
Non svelo niente, voglio fare come ho fatto fino adesso, avanzare a piccoli passi e pian piano raggiungere i vari obbiettivi.

Sei stata scelta per poter utilizzare i prodotti biologici In Green Safe. Questo significa che il tuo indirizzo è per l'agricoltura biologica. Quali sono i motivi di questa scelta? C'è un iter da seguire? Quali le difficoltà e quali i vantaggi?

La scelta del biologico è stata semplice per la nostra azienda: le api devono sopravvivere di conseguenza è necessario attuare un metodo di coltivazione ecosostenibile.
Non meno importante è che si trae un grosso beneficio consumare prodotti non trattati o lavorati con il metodo biologico.
Prima non eravamo certificati ma operavamo come tali, oggi abbiamo semplicemente formalizzato il tutto notificando l'azienda ad Avepa e segnalando l' ente certificatore.
Adesso siamo in conversione, nei prossimi due anni saranno fatti una serie di controlli per verificare che tutto proceda come indicato da protocollo.


Qual è la tua giornata tipo?

Mi sveglio alle 6, faccio attività fisica per riattivarmi dalla notte, una buona colazione con polline, miele e pane fatto in casa, poi non mi resta che l'imbarazzo della scelta: lavoro sui campi, gestione dell'apiario, lavori di ristrutturazione, attività didattiche, rapporti con clienti, ideazione di packaging-etichette-brochure, attività su social come facebook... insomma non mi fermo mai un attimo a parte pranzo e cena.
Inoltre il programma giornaliero viene sempre condizionato dal meteo e dalla natura. Le sorprese non mancano mai, in molti casi subentrano la mia formazione universitaria e la personale attitudine per riorganizzare in tempi rapidi il lavoro.


Ci sono dei consigli che senti di dare a chi decide di intraprendere il tuo stesso percorso?

Il consiglio che dò è partire a piccoli passi, senza aver paura di sperimentare o sbagliare, in un successivo momento quando si capisce cosa funziona e cosa meno si può pensare effettivamente se farlo diventare l'attività principale oppure continuare ad alimentare questa passione durante il tempo libero.


Dove possiamo trovarti? Che tipo di attività organizzi?

Ci potete trovare ad Adria in località Ca'Garzoni 32.
Al momento organizziamo attività didattiche presso le scuole e mercatini itineranti.
In un futuro prossimo quando saremo abilitati come fattoria didattica a livello regionale ideeremo diverse tipologie di attività per grandi e piccoli che si svolgeranno presso l'azienda e che tratteranno tematiche ambientali, socio-culturali ed etnografiche.
In ogni caso chiunque volesse farci visita le porte sono sempre aperte e a partire dai primi di giugno finalmente inaugureremo il laboratorio di trasformazione e il nuovo punto vendita.

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