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Perché scegliere bio

I danni devastanti derivanti da un eccessivo uso di prodotti chimici in agricoltura

29 Marzo 2017 -

Una analisi del perchè i prodotti chimici, in agricoltura, comportano danni importanti se usati in quantità eccessive.

Viene chiamato pesticida o fitofarmaco ogni sostanza chimica che viene utilizzata per distruggere gli insetti infestanti, le muffe, i parassiti e le malerbe.

Questi sono i principali raggruppamenti
- anticrittogamici: per combattere funghi, batteri e virus;
- insetticidi: per combattere gli insetti;
- diserbanti: per combattere piante spontanee;
- acaricidi: per combattere gli acari;
- repellenti;
- fungicidi: per combattere le malattie funginee.

L'Italia risulta essere uno dei paesi in cui l'uso di pesticidi è più massiccio:
175.000 tonnellate, cioè circa 3 kg a testa. Secondo alcuni studi solo una piccola parte di queste sostanze (circa lo 0,1%) raggiunge il bersaglio sulle piante, mentre il resto produce effetti dannosi sia per l'ambiente che per le persone.

Ma quali sono i principali reali effetti causati dall’uso dei fitofarmaci?


 

1) Danni a carico dell’operatore agricolo, causati da intossicazione acuta o cronica.

L’intossicazione acuta si può verificare contingentemente alla preparazione o alla distribuzione del prodotto in modo improprio. L’intossicazione cronica si può manifestare con alterazioni a livello fisiologico e può essere responsabile di effetti cancerogeni.




2) Danni a carico del consumatore in seguito all’ingestione di prodotti vegetali contaminati dai fitofarmaci.

La contaminazione può essere diretta (ingestione prodotti trattati in campo e per la conservazione) o indiretta a causa dell’assorbimento da parte delle colture di acqua da falde inquinate con prodotti fitosanitari. I possibili rischi del consumatore possono sorgere, a lungo termine, oltre che mangiando i prodotti agricoli che si sono “nutriti” dei residui di pesticidi (attraverso il terreno e l’acqua contaminata), anche in seguito al consumo di alimenti di origine animale contaminati quali carni, latte e derivati.

 

3) Inquinamento.

Soltanto una minima parte del prodotto fitosanitario raggiunge l’organismo agente di danno. Una buona percentuale rimane nelle piante trattate, in parte finisce nel terreno con il dilavamento degli organi vegetali e con i residui di coltura, in parte migra nell’ambiente circostante per ruscellamento. Molti fitofarmaci, come i diserbanti, vengono poi applicati direttamente al suolo stesso. Dal terreno i fitofarmaci possono essere mobilizzati con i fluidi idrici ed arrivare ai corpi d’acqua superficiali e profondi (falda acquifera) fuoriuscendo dall’agroecosistema stesso.

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