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Capitolo 1

Orto sinergico: coltivare in armonia con la natura

9 Marzo 2018 -

Benvenuti nel primo capitolo di un piccolo e agile manuale che risponde all’esigenza di raccogliere le informazioni necessarie per dare risposte e stimoli a chi è interessato e vuole iniziare la coltivazione di un orto sinergico!

L’agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione rivoluzionario elaborato a partire dagli anni ’80 dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip adattando al clima mediterraneo i principi dell’agricoltura naturale estrapolati dall’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka.
La stessa Emilia Hazelip ha definito l’agricoltura sinergica come “la forma di coltivazione più naturale tra quelle conosciute, perché lavora con le dinamiche di fertilità naturali del 1 di 18 suolo. In sostanza ciò significa che il suolo migliora e poi mantiene la sua fertilità se un certo numero di piante vengono piantate densamente in esso e se si usa la pacciamatura per “imitare” lo strato di foglie e compost che si forma spontaneamente in natura. Non c’è alcun bisogno d’ammendanti di nessun tipo, neanche di compost, fertilizzanti organici, polvere di roccia, preparati bio-dinamici etc. poiché il suolo, se trattato correttamente, si comporterà come il suolo naturale “selvaggio”(incolto).”
 

LE BASI DELL’AGRICOLTURA SINERGICA

L’agricoltura sinergica si basa sulle intuizioni e sperimentazioni dell’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka e sul successivo lavoro di uno dei pionieri della permacultura, l’australiano Bill Mollison.
Entrambi, grazie ad un approccio olistico, hanno compreso per tempo i danni causati dall’agricoltura tradizionale ed hanno quindi sviluppato tecniche e ripreso tradizioni coerenti con il principio “vivere senza distruggere” ovvero hanno cercato di conciliare i bisogni umani con quelli della natura attraverso la costruzione di un equilibro fra l'ambiente naturale e quello antropizzato.

Partendo dall’osservazione di ciò che avviene spontaneamente in natura, Masanobu Fukuoka ha estrapolato quattro principi da applicare nella cura della terra:

1. Nessuna lavorazione del suolo poiché la terra si lavora da sola attraverso la penetrazione delle radici, l’attività di microrganismi, lombrichi, insetti e piccoli animali;

2. Nessun concime chimico né composto preparato poiché il suolo lasciato a se stesso conserva ed aumenta la propria fertilità;

3. Nessun diserbo poiché le erbe indesiderate non vanno eliminate ma controllate;

4. Nessuna dipendenza da prodotti chimici poiché la natura, se lasciata fare, è in equilibrio perfetto.

Questi quattro principi pongono l’agricoltura in armonia con la natura, senza utilizzare tecnologie né combustibili fossili e senza produrre inquinamento.

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